venerdì 27 gennaio 2012

Preliminarmente...

Mi ha guardata, dopo una settimana che non ci si vedeva, e mi ha detto: "Scusa, ma se non lo facciamo subito esplodo.."
Mi piace quando la gente è schietta.

Gli ho sorriso, ho richiuso la porta alle sue spalle e dopo avergli sbottonato il giaccone, poi i pantaloni, mi sono chinata tra le sue gambe.
Il suo cazzo era già lì che mi aspettava.

Bello.
Lucido. Rosso come un papavero.


Ho preso a succhiargli la cappella, dolcemente, come un lecca lecca alla fragola.
Piano, con la lingua cerchiavo la punta, poi sono scesa verso il basso, lentamente, fino alle palle.
Mi teneva la testa con entrambe le mani, gli tremavano le gambe, forse per la posizione...

Sono tornata su, sempre piano, con la lingua larga che poteva raccogliere tutta l'asta.
L'ho ficcato tutto in bocca, fino in fondo, muovendo con piccolissime contrazioni la gola.
Ho alzato gli occhi verso di lui, giusto qualche secondo prima di sentirlo inondarmi del suo seme caldo...

Mi teneva premuta verso di lui, ma riuscivo ancora ad ondeggiare avanti e indietro con la testa, per accompagnare i suoi ultimi schizzi...

"ORA, possiamo farlo" gli ho detto.

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